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Visualizzazione dei post da giugno, 2010

Alpi nel tempo /1

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Estratti rizomatici da recenti studi, presentazioni, pubblicazioni, convegni et similia con fil rouge le Alpi fra passato remoto e futuro prossimo. Focus particolare su quelle svizzere. Post in 2 parti. Oggi il passato. ( Joshua Peterson) ❖ Alpi durante l'ultimo massimo glaciale (LGM) Ho assistito recentemente alla presentazione in italiano (da parte di uno dei co-autori per il sud delle Alpi) della nuovissima carta delle Alpi svizzere durante il LGM . Questa carta rinnova e aggiorna quella bellissima opera d'arte che era il vecchio e unico modello esistente per le Alpi (migliaia di studenti delle scienze geofisiche ma anche delle scuole superiori l'hanno sicuramente consultata): la carta di Heinrich Jäckli datata 1962 (e riedita nel 1970). Qui (purtroppo solo in francese e tedesco) un po' di documentazione. La nuova carta è molto più dettagliata e sostanzialmente diversa dalla precedente nonché arricchita di notevoli contributi locali. Interessanti alcuni aggiornamen

Fluttuazioni pacifiche

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Il pendolo pacifico si sta riportando velocemente dall'altra parte e la Nina sta riemergendo alla grande. In questi ultimi 12 mesi l'energia si è scaricata in modo massiccio, inducendo forte convezione profonda sulle regioni tropicali a SST più elevate (vedi ad es. le alluvioni sul nordest del Brasile e in Cina meridionale), l'umidificazione dell'atmosfera associata ha favorito l a forte perdita di calore che sta velocemente riportando il Pacifico verso una situazione tipicamente Nina-like . Sta per partire un nuovo evento di Nina, probabilmente - a giudicare dalle forti anomalie delle sea temperatures subsuperficiali , dall' esplosivo change rate delle SST nella "sensibile" zona Nino 3.4 e dell' indice atmosferico SOI , solitamente un po' laggato rispetto alle SSTA - più forte di quello del 2007/08. Anche il rally stocastico dell'Oscillatore dei Venti Globali (GWO, indicatore che mostra come varia il momento angolare relativo globale in

Abissi e magneti artici /1

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( Daisy Gilardini ) L'Artico è entrato in uno stato molto precario , nel quale non è difficile scorgere il principio di una transizione verso un nuovo tipo di equilibrio dinamico instabile che lo porterebbe verso una situazione....abissale. Moltissime le implicazioni in gioco: prevalenti, ovviamente, quelle climatiche e meteorologiche. Su queste MS dedicherà, nei prossimi mesi, altri post (oltre a quelli già pubblicati, per es. qui o qui ), prendendo spunto anche da alcuni lavori presentati in vari recenti meeting sull'Artico (per es. questo o questo ). [ Update: situazione ad inizio della stagione estiva 2010 ancora e già molto precaria, vedi questo post sul thread dedicato all'Artico del forum di MNW]. Numerose anche quelle ecologiche e socio-economiche: dalla situazione precaria delle comunità che vivono nell'area, agli impatti sugli ecosistemi, dagli enormi interessi in gioco di tipo commerciale, a quelli di tipo energetico ed economico. Questo vid

It's the sun, stupid!/ 4 | tropismi...galattici

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Definisco, metaforicamente, tropismi (in questo specifico tema) alcune affascinanti teorie con radici abbastanza lontane nel tempo ma solo recentemente emerse con nuova linfa e salite sulla ribalta, teorie con sostanza fisica di fondo che cercano di aggiungere nuove sfaccettature alla tanto discussa relazione fra il sole e il GW. Queste, così come alcune di quelle che segnalerò nelle prossime parti, definiscono un pattern che vede il sole come indirect driver del GW. In una delle prossime puntate [post previsti nel corso dell'estate], userò invece un altro termine per alcune delle teorie più "bizzarre" con poca sostanza fisica di fondo (vuoi perché troppo "inquinate" da biases, vuoi perché troppo deboli, vuoi perché....davvero dissonanti ;-) affiorate di recente e che spesso si leggono in giro. E da ultimo, poi, vedremo le modalità attraverso le quali il sole effettivamente influisce sul sistema oceano-atmosfera, e vedremo se ciò possa - anche solo parzialm

SYS 64738

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SYS64738 : una sequenza che - a chi aveva anche solo un minimo di infarinatura con il sistema di comando BASIC del mitico Commodore 64 - non può non suscitare particolari sensazioni. L'aura esoterica che accompagna il codice deriva dal fatto che la sua esecuzione provocava il reset software della macchina e veniva usato frequentemente per ripulire il sistema da precedenti programmi. Sarebbe anche bello se il sistema climatico potesse essere, a sua volta, "ripulito" e resettato da situazioni precedenti che lo mettono in condizioni progressivamente precarie. Il clima però - essendo un sistema complesso, *fluttuale* , chiuso, fortemente non lineare, turbolento, molto variabile, quasi intransitivo, dissipativo, in condizioni di perdita energetica e di equilibrio dinamico transitante fra la stabilità e l'instabilità - non può certo essere paragonato ad un software. Essendo (in tutte le sue componenti) un sistema, soggiace a specifici “tipping points” , punti d

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Come già a novembre subodoravo, la generosa mamma del BOFC - dal binario delle mille balle rosa, aka bubblesgate - ha partorito in anticipo un topolino davvero esemplare. L'elefante di turno si trova così, suo malgrado, nella classica situazione di chi si morde la coda. Classico loop senza hole? Qui quel che a fine novembre temevo, solamente analizzando un paio di cosucce... Qui , qui ( pdf ) e qui ( pdf ) - per quel che possono valere - i risultati neanche poi tanto sorprendenti dell'opinione pubblica sul GW. Passata la sbornia delle mille balle rosa e dell'inverno per freddofili, ecco che anche la propaganda bigoilista dovrà, giocoforza, cambiare strategia. Siamo sicuri che ci riuscirà presto. D'altronde la manipolazione dell'incertezza e del dubbio a fini ideologici è il suo pane quotidiano. [ Update : ottimo post su Effetto Cassandra sul vento che cambia e sui times they are a-changin' ] >: Dad? Are you OK? ❚

African skies /1 | Cape Agulhas

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Primo di due post dedicati all'Africa, da ieri al centro dell'attenzione globale per i mondiali di calcio sudafricani. E partiamo proprio dal Sudafrica, magnifica Land of Grace caratterizzata da grandi contrasti socio-economici ma anche paesaggistici. Quello che vedete nelle due foto accanto è il punto più a sud dell'intero continente, il Cape Agulhas , provincia di Western Cape, 170 km a sudest di Città del Capo, caratterizzato da un brullo paesaggio sabbioso e roccioso che termina con una barriera di scogli aguzzi che affondano/emergono dal mare. Quel mare, in realtà, è uno dei tratti forse più affascinati ma pure pericolosi del mondo (teatro di numerosi affondamenti navali) perché, essendo il watershed fra oceano Atlantico e oceano Indiano, è caratterizzato da fenomeni molto particolari, il più famoso dei quali è la corrente di Agulhas . Questa corrente di acque calde e salate si snoda da nordest lungo il canale del Mozambico e lambendo le coste sudori

~~Outlooks~~

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Uscito settimana scorsa l'outlook estivo elaborato dal team del comitato scientifico di MeteoNetWork. Che estate ci aspetta? Leggete qui . ~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~ Uscito, nel frattempo, anche l' outlook "pre-season" (a giorni l'aggiornamento) sulla situazione pan-artica dei ghiacci marini a fine stagione estiva 2010 da parte del gruppo SEARCH . Proiezioni dell'area al ribasso (come a suo tempo già subodorato anche qui su MS ), anche se, nel complesso, meno del 2009; ma l'arcipelago canadese e il mare groenlandese li vedono in una situazione peggiore. Forse la parziale tenuta potrebbe essere imputata alle particolarissime condizioni di circolazione invernale (con indice AO bassissimo e da record) e i cui venti potrebbero aver dinamicamente precondizionato in positivo la situazione estiva (vedi qui ). Una situazione questa che, se si verificherà effettivamente come previsto, potrebbe inibire un po' la transizione in equilibrio stabile neutral

Resilienza e isteresi nei mari del sud

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Isole tropicali dei mari del sud , nel Pacifico australe, mostrano una certa resilienza al cambiamento climatico che si manifesta, in quelle zone, ad es. nell'aumento del livello del mare. Non si "spostano" certo nello spazio e nel tempo, attraverso smagliature nel tessuto connettivo, come nel serial Lost (ma beccatevi questo bellissimo pezzo di Joe Purdy che chiude tabula rasa ;-) In realtà, secondo quanto riportava settimana scorsa NewScientist , alcuni ricercatori neozelandesi della University of Auckland e della South Pacific Applied Geoscience Commmission ( qui lo studio originale) hanno scoperto come, against all odds , un numero elevato di isole a forma irregolare che si trovano in mezzo al Pacifico sono still standing nonostante gli effetti eustatici e termosterici che il GW induce nei mari. Dal confronto fra fotografie aeree storiche e immagini satellitari è stato dimostrato che in 60 anni il livello del mare è sì aumentato (di 12 cm, una media di 2 mm all

Hide the decline....what else? | L.O.S.T. #2

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Secondo e ultimo appuntamento con il serial L.O.S.T ., aka Last Of Stolen Tracks dedicato a ciò che rimane delle tracce rubate che sono perlopiù servite per gonfiare il bubblesgate . Dopo il Final Duel con protagonista principale Kevin "it's a travesty" Trenberth, oggi si parla forse del rumore più shakespeariano di tutti i noises emersi dalle tracks, vale a dire il trick to hide the decline usato dalla galassia della bigoilosfera per provare quel che, da sempre, non poteva che essere già dato per acquisito: l'inesistenza dell'AGW, secondo il classico schema delle fallacie che portano il rumore in questione al suo vero vacuo fine. Quindi, in questo caso, Lost come la serie di dati proxy "persa" per strada e l'associato missing warming che tanto hanno fatto "godere" ben noti statistici assunti - da parte del mondo variopinto e cangevole dei deniers, degli outlaws e dei contrary maries - a star della Santa Audizione, come McInqyre e/o l