L'esplosione del GW


Esiste una statistica molto seguita in Svizzera tedesca (a Zurigo) riferita al tipo di estate che farà da quelle parti (per cui, estendendo l'area: Europa centrale e nordalpina). Si rifà ad una festa tradizionale di primavera che dura due giorni e si svolge ed inizia ogni prima domenica di aprile dopo la luna nuova mensile e che ha origini nel Medioevo. Il lunedì è dedicato alla simbolica cacciata dell'inverno.

Alla fine della festa, il lunedì, viene appiccato il fuoco ai piedi del Böögg, l'esotico nome con il quale gli zurighesi chiamano il vero protagonista dell'evento: un pupazzo di paglia umanoide vestito di un materiale infiammabile bianco, la cui testa è riempita di petardi, e che simboleggia l'inverno da incendiare e uccidere. Ebbene: la tradizione vuole che la velocità con cui la testa del pupazzo esplode è direttamente proporzionale al tipo di estate che ci sarà. Più velocemente fa bang, più calda e asciutta sarà l'estate; meno velocemente più fredda e instabile sarà la stagione.

Quest'anno?
 La festa si è celebrata lo scorso 10-11 aprile. E a giudicare dai 10 minuti e rotti di durata dell'incendio prima dello scoppio del Böögg (video qui), i zurighesi (e gli svizzeri e gli europei della parte centrale del continente) dovrebbero beccarsi una stagione piuttosto calda e asciutta.

Meteosvizzera ci ha anche fatto una rapida analisi statistica (qui, in tedesco) comprendente gli ultimi 40 anni. La correlazione, ovviamente, non è assolutamente significativa ma questo non impedirà ad ogni zurighese (magari pure a qualche meteorologo) di prestare un occhio di riguardo a questa tradizione.

È comunque abbastanza soprendente, scorrendo i dati che ho sottomano, scoprire qualche associazione bizzarramente centrata. La media del tempo di esplosione degli ultimi 50 anni è di circa 16 minuti: un'esplosione sotto questo tempo, in sé, fa supporre un'estate calda, sopra invece fredda. Attorno ai 12-14 minuti un'estate mediamente calda, sui 15-17 minuti in perfetta media, attorno ai 18-20 minuti una stagione mediamente fredda.

Uno degli anni in cui è esploso più velocemente?
Ebbene sì: proprio nel 2003, poco meno di 6 minuti!

Uno di quelli in cui è esploso più lentamente?
Il freschissimo 1977 con circa 30 minuti!

Ci sono altre curiose associazioni: velocemente il pupazzo è esploso anche nel 2006 (luglio infernale sopattutto a nord delle Alpi), nel 1998, 1997, 1995, 1994, 1992, 1991, tutti sotto i 10-11 minuti. Incredibile anche il 1952 (una delle estati più calde del XX secolo, in epoca ante-GW): 7 minuti.

Molto lentamente nel 2008 (26 minuti!), poi nel 2001, 1999, 1993, 1989, 1985, tutti sopra i 24-25 minuti.

Ovviamente, a parte gli estremi, ho fatto un po' del cherry-picking perché ho volutamente scelto gli anni......se facessi una regressione lineare, salterebbe fuori una relazione assolutamente insignificante. Del tipo: non tutte le volte che è bruciato velocemente/lentamente l'estate è stata calda/fredda. Oppure: non tutte le estati calde/fredde sono state precedute da una fine veloce/lenta del pupazzo :-D




Un pool di ricercatori afferente all'EAWAG ci ha anche fatto uno studio che sarà a breve pubblicato su arXiv. Hanno usato il Böögg come modello predittivo analizzandone il record del tempo trascorso prima del bang nel contesto del cambiamento climatico degli ultimi 45 anni. Giudicando la sorprendente correlazione fra due recenti climate shift (fine anni 70, fine anni 80/inizio 90) e gli shift di regime con i quali cambiano, negli anni,  i tempi medi prima dell'esplosione del Böögg, hanno concluso che:
Our analysis shows that the Böögg head-bang time is a good predictor not of short-term local weather, as might be expected from the legend, but of the behavior of the entire global climate system.
E sapete perché?
Lo lasciamo spiegare a loro:

The mid-1970s climate regime shift (localized approximately in 1976/77) follows the first of the two regime shifts observed in the Böögg head-bang time-series (the RSI peak in 1972) by several years; it is therefore impossible that the Böögg head-bang time is being driven by global climate. Following S. Holmes: When you have eliminated all which is impossible, then whatever remains, however improbable, must be the truth. Therefore, global climate is being driven by the Böögg head-bang time. Although it may not be intuitively obvious to many readers how the explosion of a snowman’s head in Zurich can drive global climate, it should be borne in mind that the gnomes of Zurich (the local bankers) are genetically close relatives of the Zurich Böögg, and that their main underground cave system is located only a few hundred meters from the Böögg’s annual funeral pyre. (...) Information on the Böögg’s head-bang time and its apparent climatic implications is therefore immediately available to the gnomes, who then adjust their financial and economic activities, insofar as these are climatically dependent, to correspond to the current Böögg predictions. They consider the Böögg predictions to be superior to the predictions of global climate models, which they automatically assume to have inferior predictive powers similar to those of economic forecasting models, with which they are most familiar. (...) The lag time between the 1972 RSI peak in the Böögg head-bang time- series and the mid-1970s climate regime shift reflects the time taken for the financial activities of the gnomes of Zurich to spread into the global economy, and then to affect global climate. As a result of the increasing financial and economic globalisation that occurred in the 1970s and 1980s, coupled with simultaneous innovations in communications technology and the introduction of business strategies resulting in “just-in-time” inventory and manufacturing practices, by the late 1980s this lag time had decreased to the point at which the impact of the gnomes’ activities on the global economy had become effectively instantaneous. Thus by the late 1980s the impact of the explosion of the Böögg’s head on global climate had been reduced to a few months at most. The late 1980s head-bang time regime shift was thus reflected extremely rapidly in global climate.

 (ma leggetevi lo studio completo qui, davvero esilarante).

Non sottovalutiamo, quindi, il Böögg e il suo bang. Potrebbero essere una delle guide del cambiamento climatico e del GW :-D

Commenti

  1. Questo sarebbe stato perfetto come post del primo aprile. ;-)

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  2. Stupendo!

    @Paolo C.
    è apparso su arxiv org il 31 marzo, ma solo per via del fuso orario.

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  3. In effetti! Solo che l'evento si è consumato 11 giorni dopo...

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