Anche senza Trump

Evoluzione delle emissioni di gas a effetto serra della Svizzera (CO2 equivalenti, in milioni di tonnellate) e obiettivi per il futuro. Fonte: Ufficio federale dell'ambienteScarica i dati.

La Svizzera non farà la fine degli Stati Uniti. A meno di una settimana dalla decisione del presidente Donald Trump di ritirarsi dall’accordo di Parigi, il parlamento elvetico ha ratificato il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima.
Oggi, la Camera dei Cantoni (camera alta) ha accettato l’intesa internazionale con una decisione schiacciante di 39 voti favorevoli e 3 contrari (2 astensioni), allineandosi così alla Camera del Popolo, che si era espressa sul dossier in marzo. La Svizzera è così il 149° paese a ratificare l’accordo.
L’obiettivo di Berna - definito «ambizioso, ma realistico» dalla ministra dell’energia Doris Leuthard - prevede di dimezzare le emissioni di CO2 entro il 2030, rispetto ai valori del 1990. Le riduzioni dovranno avvenire per almeno il 60% in Svizzera, mentre per il restante 40% potranno essere realizzate tramite progetti all’estero. Dal canto suo, l’Unione Europea si è fissata un obiettivo di riduzione del 40%.



Malgrado la ratifica delle due camere, l’accordo di Parigi non fa l‘unanimità. Durante i dibattiti parlamentari, l’Unione democratica di centro (UDC,  la destra conservatrice) ha tentato di affossare il progetto, o perlomeno di rivedere al ribasso lo sforzo elvetico. Secondo l’UDC, non è possibile fissare degli obiettivi senza conoscere quali siano le misure da adottare per raggiungerli. Queste misure saranno infatti definite nel quadro della nuova legge sul CO2, in fase di elaborazione. Tra le proposte che il governo presenterà al parlamento entro la fine dell’anno ci sono l’aumento della tassa sul CO2 prelevata sui combustibili, l’inasprimento delle prescrizioni per le automobili e, forse, il divieto di utilizzare combustibili fossili per riscaldare gli edifici.
Alle camere si preannuncia quindi una nuova battaglia sul clima. Una battaglia che potrebbe continuare anche fuori dal parlamento. L’UDC non esclude infatti di lanciare un referendum contro la nuova legge sul CO2, come aveva fatto per la strategia energetica 2050 del Governo, perdendo nettamente di fronte all'accettazione del popolo che ha affossato il referendum.

Di certo c’è che, da un punto di vista puramente climatico, la Svizzera ha tutto l’interesse che l’accordo di Parigi venga attuato. Il paese alpino, responsabile dello 0,1% delle emissioni globali, è infatti tra i più colpiti dal riscaldamento terrestre. Negli ultimi 150 anni, la temperatura media annuale è cresciuta di quasi 2°C, circa il doppio rispetto all’aumento osservato a livello planetario.

***

Update 8/9: Hawaii contro Trump. Anche le Hawaii in prima fila tra gli Stati americani determinati ad andare avanti nell'adozione di misure in linea con gli obiettivi fissati dall'accordo di Parigi sul clima nonostante il ritiro annunciato la settimana scorsa dal presidente Donald Trump.
Le Hawaii hanno appena approvato una legge per documentare l'innalzamento del livello del mare e per impostare strategie per ridurre emissioni di gas a effetto serra. Un disegno di legge firmato dal governatore David Ige che si allinea con gli obiettivi di Parigi.
Così, ha affermato Ige, le Hawaii sono il primo Stato USA a emanare atti legislativi che attuano parte dell'accordo sul clima. Anche perché, ha sottolineato, proprio le isole stanno subendo in prima persona l'impatto dei cambiamenti climatici: le maree stanno diventando sempre più alte, la biodiversità si sta riducendo, i coralli stanno sbiancando e sta aumentando l'erosione delle coste.
Negli USA almeno una dozzina di Stati, tra cui le Hawaii, hanno firmato impegni per continuare a ridurre le emissioni di gas serra derivanti dall'uso di combustibili fossili nonostante la decisione di Trump. Ige ha anche firmato un progetto di legge per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nel settore agricolo.

Commenti

  1. "L’obiettivo di Berna - definito «ambizioso, ma realistico» dalla ministra dell’energia Doris Leuthard "

    Doris chi???

    Ah!... Doris Questa...

    "Doris Leuthard (born 10 April 1963) is a Swiss politician and lawyer. "

    ... un avvocato... ovviamente competente in campo climatologico.

    Vabbe', dai!... cerchiamo di rimanere seri.

    Ciao.

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